Il progetto prevede il recupero di una vasta area dismessa nell’attuale porto mercantile (Calata Paita) per la realizzazione di attrezzature turistiche e per il tempo libero e la riqualificazione di tutto il lungomare di fronte al centro di La Spezia. Il tema progettuale del superamento dei forti limiti esistenti tra le diverse componenti urbane, città-mare, pedonalita’-mobilita’, citta’-verde, è ricondotto ad una riflessione sul dualismo dialettico tra artificio e natura, tra ordine e casualita’. Al rigore geometrico dei moli dettato dall’uso portuale, subentra un sistema di segni più articolato ed organico che riafferma il valore della complessità e della variabilita’. Il limite si frantuma: il mare penetra all’interno dell’urbano, il sistema arboreo si diffonde in modo esterso permeando lo spazio pedonale, ricucendo, assieme agli spazi pedonali la maglia ottocentesca con le geometrie complesse del progetto. l’edificato si espande con andamento basso ricostruisce un nuovo piano campagna spingendosi in modo casuale e frammentario all’interno del mare. Si creano così delle isole nel mare: la prima davanti alla Passeggiata Morin, con delle piscine che permettono la balneazione in città la seconda che ospita il circolo canottieri, la terza, davanti a Calata Paita che diventera’ il terminal crociere.